>megres< |
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| L'arrivo Un breve tragitto, che risuto' esser quasi una visita giudata per la citta', che d'un tratto agli occhi di Megres, si paleso' l'anfiteatro ove avrebbe dovuto di li a poco duellare. Congedato l'uomo che lo avea accompagnato, si diresse all'interno di quella grande struttura, opera primordiale dell'uomo, che gia' testimoniava la presenza sulle gradinate di gente che, o per semplice curiosita' o per gusto di veder duellare, ivi era giunta e continuava ad arrivare da ogni direzione, quasi fossero ratti attratti dal flauto magico di qualcuno.
Con passo deciso senza mostrar alcun timore o esitazione, Megres si diresse verso il luogo del dello non prima di aver attraversato un lungo corridoio che non palesava alcuna forma d'illuminazione; solo un bagliore alla fine di esso, rendea il tragitto alquanto visibile: e poi fu.....la luce.
Il forte contrasto, per un attimo impedi' a Megres di visualizzare l'area circostante: attimo breve alla fine, in quanto l'occhio non fece sforzo alcuno a riprender la giusta dimensione di cio' che si palesava intorno ad esso. Gradinate colme e ricolme di gente che, gia' eccitate da un probabibile spargimento di sangue, sbraitavano e urlavano a squarcia gola quasi fossero sul punto di avere un orgasmo per qualcosa che ancora si dovea compiere.
Infimi nel loro modo di essere, quanto sgradevoli e altezzosi nel modo di porsi, quasi fossero giudici di un evento al di fuori delle loro competenze, nulla sapeano di cio' che stava per accadere, nonostante tutto non lesinarono esternazioni apofriche di qualsivoglia natura.
°Tsk! gentaglia di alto borgo........piu' sono benestanti piu' il loro animo e' corrotto dall'avidita' e dalla brama di sangue e potere e di tutto cio' che ne comporta°
Pensieri quelli di Megres, ebbero ad esser interrotti dal palesarsi di due figure all'interno del'arena: la prima era Siegfried, la secona invece era ignota al giovane brasiliano; una maschera copriva il suo volto, ma l'altezza e la muscolatura lasciavano intender la potenza che quell'uomo avea dentro se.
L' attimo per fissare le due figure basto' al giovane Megres per congedarsi dal loro sguardo con un semplice chianar del capo per mettersi in un angolo dell' anfiteatro in attesa che il suo avversario finalmente si palesasse dinanzi a lui.
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